Assolutamente si, poiché non sconfinano dall’osso mascellare.
Il Sinus Lift è una tecnica relativamente sicura ma non scevra da rischi e complicanze anche severe quali sinusiti purulentee fistole oro-antrali per il cui trattamento è sovente richiesto il ricorso all’anestesia generale.
No, si verificano con una certa frequenza.
L’utilizzo degli impianti zigomatici “tradizionali” è assolutamente sconsigliato in anestesia locale.
Si, enormemente, sino a decuplicare, a volte, il costo dell’impianto stesso.
Notevolmente, sino a quadruplicare il costo dell’impianto stesso.
Praticamente sempre, salvo in rarissimi casi.
Una parete laterale del seno mascellare papiracea.
No, praticamente mai, il carico immediato può essere ragionevolmente applicato dopo circa 8-12 mesi dal Sinus Lift.
No, ed è area di competenza del Chirurgo Maxillo Facciale.
Ad Odontoiatri e Chirurghi Maxillo Facciali indistintamente.
Sinusiti iatrogene (da complicanze di Sinus Lift) e lesione del NAI.
Si, in entrambi i casi.
No, sono strutture anatomiche su cui può agire solo il Chirurgo Maxillo Facciale.
No, normali strumenti da piegatura.
Dall’accoppiamento rigido di più componenti implantologiche in un’unica struttura customizzata.
No, si verificano con una certa frequenza.
No, grazie all’effetto “locking” degli impianti secondari.
Assolutamente no, è l’approccio chirurgico più conservativo esistente.